M2C4 I 3.4 Bonifica del "sito orfano" area Terme Romane

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M2C4 I 3.4 Bonifica del "sito orfano" area Terme Romane

Data pubblicazione:
12/07/24

Argomenti

Ambiente

Descrizione e scopo

Lo scopo della misura M2C4 del PNRR è orientata a realizzare la transizione verde, ecologica e inclusiva della società e dell'economia

Il progetto rientra all’interno della Missione 2 – Rivoluzione verde e transizione ecologica- Componente 4 - Investimento 3.4 “Tutela del territorio e della Risorsa Idrica”, Misura 1.4.3 Bonifica del "suolo dei siti orfani" - finanziato dall’Unione europea – NextGenerationEU.

Con il Piano d’azione per la riqualificazione dei siti orfani, di cui al decreto del Ministero della Transizione Ecologica (ora Ministero dell’Ambiente e Sicurezza Energetica) n.301 dd. 04/08/2022, è stato individuato l’elenco dei siti orfani da riqualificare sul territorio delle Regioni e delle Province autonome.

Nell’elenco dei siti orfani di competenza della Regione Friuli Venezia Giulia è compreso il sito ubicato presso la zona delle Terme Romane, per un’area di estensione di 40.000 metri quadrati, in via Timavo in Comune di Monfalcone.

Il Comune di Monfalcone risulta beneficiario del finanziamento della somma di € 4.059.038,45 quali risorse destinate alla riqualificazione del citato “sito orfano” dell’Area delle Terme Romane.

Dettagli

Missione: M2- Rivoluzione verde e transizione ecologica
Componente: C4 – Tutela del territorio e della Risorsa Idrica
Investimento: 3.4 - Bonifica del "suolo dei siti orfani"

Titolare: Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica (MASE)
Soggetto attuatore: Comune di Monfalcone
CUP: G41I22000560006

Importo finanziato

€ 4.059.038,45

Modalità di accesso al finanziamento

Tramite candidatura all’Avviso Misura M2C4I3.4 Bonifica del “suolo dei siti orfani”

Attività finanziate

Il progetto consiste nella messa in sicurezza permanente (MiSP) del sito contaminato dell’area limitrofa alle Terme Romane di Monfalcone.

L’intervento è finalizzato all'interruzione delle vie di migrazione della contaminazione mediante capping superficiale, al fine di rendere nuovamente fruibile l'area ai fini turistici/ricreativi a cui è vocata. La copertura sarà costituita da un pacchetto di geotessili/geomembrane e da terreno vegetale, al fine di permettere una sistemazione finale a verde da adibire a parco pubblico.